"Ho lavorato per una mediazione fra Stati Uniti e Russia. Ho tessuto io la tela per far avvicinare il presidente Usa Obama e il leader del Cremlino Medvedev". Cosi’ il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nella conferenza stampa conclusiva del vertice Nato di Lisbona. Il premier ha ricordato alcune tappe della sua strategia di avvicinamento e ha riferito di aver detto a Medvedev: "Con te la guerra fredda e’ alle spalle. La risposta del leader russo - ha aggiunto - e’ stata quella di voler riprendere la collaborazione nello spirito di Pratica di mare".
Oggi, ha detto ancora Berlusconi, si e’ tenuto "uno storico consiglio Nato che ha sancito una nuova collaborazione su tutti i punto di Pratica di mare". Il premier si e’ detto contento per gli esiti del consiglio Nato-Russia: "E’ una grande soddisfazione. Ho abbracciato Obama e Medvedev", ha spiegato. Berlusconi ha avuto un bilaterale con Medvedev il quale lo ha voluto ringraziare "per il ruolo sempre costruttivo e amichevole. Sei un politico di grande esperienza" gli ha detto.
Sempre in tema di politica della difesa, il premier ha ribadito che "caldeggio fortemente il progetto di difesa comune europea: in tempi di crisi, comporterebbe un risparmio fino al 50% e permetterebbe all’esercito europeo di confrontarsi alla pari con forze militari come quelle di Usa e Cina invece di essere un pigmeo che deve accodarsi alle decisioni altrui". Il tema, ha garantito il presidente del Consiglio, sara’ posto "con forza" al prossimo Consiglio Ue di dicembre da lui stesso e dal premier britannico David Cameron.
In conferenza stampa Berlusconi ha invitato i giornalisti a parlare di politica estera. Tuttavia, in merito alle domande sulla presa di posizione del ministro Carfagna, ha dichiarato: "Non mi ha fatto tribolare. E’ una cosa a cui non annetto particolare difficoltà". Semmai c’è da "stropicciare gli occhi", dice il Cavaliere, a vedere i giornali che invece di occuparsi di vertice Nato o Finanziaria, stanno lì a titolare sulla "signora Carfagna".
Sulla ’sfida’ del 14 dicembre alle Camere. Il governo - ha spiegato Berlusconi - non ha alcuna intenzione di andare a raccattare 2-3 voti in più per vivacchiare. "Avremo una buona fiducia, con buoni numeri che ci dovrebbero consentire di governare e cioè di approvare le riforme" afferma. E se così non dovesse essere "nulla - osserva - potrà opporsi al ritorno agli elettori" e a quel punto ci sarà una ottima affermazione sia alla Camera che al Senato". Anche senza Fini? "Le avremo con un’alleanza di centrodestra" chiosa il premier.
Nessun commento:
Posta un commento