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Benvenuti nel blog di Forza Italia di Gioia del Colle

Sito di informazione politica
della sede di Gioia del Colle

sabato 25 dicembre 2010

Messaggio di Berlusconi


Care amiche e cari amici, si chiude un anno di grande lavoro e di ottimi risultati per il Governo, per la maggioranza e per il Popolo delle Libertà.
Siamo riusciti a tenere salda la barra della stabilità nel mezzo delle tempeste finanziarie e politiche e abbiamo l’orgoglio di traghettare verso il 2011 un’Italia più stimata, più forte, più competitiva.
Il 2010 è stato un anno difficile per molti Paesi che pure erano entrati nella crisi più solidi di noi perché non gravati del debito pubblico che noi abbiamo ereditato dal passato, ma che sono ugualmente finiti nel mirino della speculazione internazionale.
Abbiamo, dunque, l’orgoglio di aver ben operato tenendo in sicurezza il bilancio pubblico ed evitando che la crisi economica minasse la coesione sociale che è un bene prezioso.
Entro il 2012 il ritmo di crescita dell’Italia tornerà ai livelli pre-crisi. Lo afferma la Commissione europea che ha recentemente ribadito il giudizio positivo sulle modalità con le quali il Governo italiano, il nostro Governo ha affrontato la più grave emergenza finanziaria dal 1929 ad oggi.
Il nostro lavoro, dunque, è stato premiato. Mentre altri ordivano congiure di palazzo noi non abbiamo mai smesso un solo momento di lavorare nell’interesse del Paese e non è certo un caso se in questi ultimi due terribili anni il nostro Governo è stato l’unico in Europa e in Occidente a non avere mai subito sconfitte elettorali.
Gli italiani hanno dimostrato di saper distinguere il grano dal loglio, la realtà effettiva da quella virtuale che passa ogni giorno sugli schermi di certe televisioni e sulle pagine dei giornali. Noi guardiamo avanti e continueremo a farlo, al di là di tutte le manovre di retroguardia dei politicanti che avrebbero voluto riportare l’orologio della politica ai tempi in cui gli elettori votavano e i politici poi usavano i voti a loro piacimento facendo e disfacendo maggioranze, Governi e Presidenti del Consiglio.
Il nostro obiettivo primario resta dunque e sempre la governabilità, ma ove non riuscissimo a mettere insieme una maggioranza sufficiente per approvare le riforme, l’unica scelta possibile sarebbe quella di ricorrere al voto popolare.
Intendiamoci, io sono convinto che interrompere la Legislatura sarebbe un grave danno per il Paese e quindi opereremo affinché questa eventualità non si realizzi, ma se non riuscissimo ad avere quella maggioranza necessaria per far approvare dal Parlamento le riforme che sono indispensabili per il nostro Paese non ci sarà altra scelta che tornare dal popolo sovrano.
Care amiche e cari amici, da questo anno difficile possiamo dire, e possiamo dirlo con orgoglio, di uscire più forti. Il voto sulle mozioni di sfiducia ha infatti dimostrato che non esiste, né in Parlamento né nel Paese, un’alternativa credibile a questa maggioranza di cui voi siete stati e siete ancora una parte essenziale perché la passione e la dedizione che avete costantemente messo in campo rappresentano un supporto indispensabile alla nostra azione di governo.
Non possiamo quindi fermarci neanche nella pausa natalizia. Dobbiamo anzi continuare a divulgare tutte le riforme fatte a partire dall’ultima, quella dell’università, per ribadire da che parte sta la volontà di cambiare l’Italia e da che parte invece stanno coloro che si oppongono sempre e con ostinazione al rinnovamento.
A tutti voi un forte abbraccio e un cordiale, anzi un cordialissimo “Buon Natale”.
Silvio Berlusconi


domenica 19 dicembre 2010

"100 tetti sotto il sole" / Comunicato SPES



COMUNICATO STAMPA

Si è tenuta ieri (n.d.r. venerdì u.s.), come previsto, la conferenza stampa per il lancio della campagna di risparmio energetico “100 tetti sotto il sole”. Location di lusso dell’evento il Chiostro di Palazzo S. Domenico nella sede del Comune di Gioia del Colle.
Ha introdotto l’evento il Sindaco Piero Longo, che ha messo in evidenza il valore dell’iniziativa e ha lodato l’impegno e la produttività progettuale del CDA della SPES, che si è mosso in direzione di un miglioramento notevole del servizio e ha avviato la realizzazione del Centro di Raccolta Comunale.
E’ poi intervenuto il Presidente della SPES on. Pinuccio Gallo, che ha illustrato le motivazioni, che hanno spinto lui in prima persona e il CDA a promuovere l’iniziativa, e ha illustrato in sintesi le iniziative dell’azienda (ultime in ordine di tempo il Negozio dei Rifiuti e la promozione della raccolta differenziata dei rifiuti organici) evidenziando in particolare le prospettive di crescita legate alla realizzazione del Centro di Raccolta Comunale dei Rifiuti.
A seguire l’ingegner Nicola Mercurio, tecnico della ETIS (l’azienda che realizzerà gli impianti fotovoltaici) ha illustrato anche con il supporto di interessanti slide le finalità e i modi di attuazione dell’iniziativa. Il tecnico ha risposto poi alle domande dei presenti, chiarendo alcune questioni relative al bando (che è reperibile sul sito http://www.gruppoetis.it/index.php?mod=tetti ) e gli aspetti tecnici della realizzazione degli impianti anche in relazione alle tipologie degli immobili, su cui verranno installati.
Il tecnico si è poi soffermato a chiarire singolarmente a cittadini ed imprenditori intervenuti dubbi e quesiti in ordine alla realizzazione degli impianti.
Si comunica che a fine ferie natalizie la SPES metterà a disposizione la sede aziendale a scadenza settimanale in un giorno e orario da definire per richiedere chiarimenti al tecnico ETIS, che sarà a disposizione del pubblico.
Cordiali saluti.

Il Responsabile della Comunicazione SPES
Prof. Vito Buttiglione

Consiglio Comunale per lunedì 13 dicembre alle ore 9,15

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Sentita la conferenza dei capigruppo; Visto il regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale; Visto lo Statuto Comunale;
CONVOCA
Il Consiglio Comunale di Gioia del Colle in seduta straordinaria ed in 1^ convocazione per il giorno 20
DICEMBRE 2010 alle ore 09.00 e nel caso non si raggiunga il numero legale, in 2^ convocazione per
il giorno 21 DICEMBRE 2010 alle ore 11,00, nella sala consiliare di palazzo San Domenico per la
trattazione dei seguenti argomenti:
SEDUTA PUBBLICA
    1 - Proposta
OGGETTO: DONAZIONE DI BENI MOBILI DA PARTE DELLA FAMIGLIA MACARIO -
CONCA. ACCETTAZIONE.
    2 - Proposta
OGGETTO: ISTITUZIONE CONSULTA COMUNALE PER L'AMBIENTE.
APPROVAZIONE REGOLAMENTO.
    3 - Proposta
OGGETTO: ADOZIONE DI VARIANTE AL P.R.G. PER AMPLIAMENTO DEL
CIMITERO COMUNALE A SEGUITO INDIVIDUAZIONE PROPOSTA SOGGETTO
PROMOTORE PER RESTAURO DEL CIMITERO MONUMENTALE, NONCHÉ
COMPLETAMENTO ED AMPLIAMENTO DEL NUOVO CIMITERO COMUNALE.
   IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
F.to  Avv. Tisci Filippo Gianfranco

martedì 14 dicembre 2010

CAMERA: Il Governo ottiene la fiducia con 314 voti contro 311


Il Governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia con 314 voti contro 311, due astenuti. I deputati presenti erano 627, i votanti 625 e 2 le astensioni. La maggioranza richiesta era di 313 voti.


Per ingrandire, clicca sull'immagine

lunedì 13 dicembre 2010

Video del discorso di Berlusconi al Senato

Berlusconi: "Un patto con i moderati E' vana speranza ribaltare le elezioni"

Riprendiamo dal sito de "Il Giornale" la sintesi del discorso di Silvio Berlusconi al Senato.


"Roma - "Abbiamo bisogno di continuità operativa e di una cooperazione politica ampia: abbiamo bisogno di tutto tranne che di una crisi al buio senza che ci siano alternative valide". A Palazzo Madama per chiedere la fiducia al governo che si voterà domani, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna a lanciare un messaggio di unità a tutto il Paese: "Gran parte dei cittadini non vuole che le decisioni possano essere prese con logiche a loro estranee. Se il governo ha mal operato deve essere il popolo a decidere". Fiducioso del risultato, il premier assicura che "il voto aprirà una fase politica nuova" e "consentirà di completare le cinque azioni strategiche" messe a punto dal governo. Poi ai finiani: "Non tradite".
Il potere del popolo "Abbiamo bisogno di continuità operativa, di un governo in perfetta efficienza, di collaborazione istituzionale ampia, di tutto tranne che di una crisi al buio senza un’alternativa a quella espressa dagli italiani", spiega il Cavaliere ricordando che "il dato certo nel nostro sistema è la volontà di potere scegliere da chi essere governati". "La gran parte dei cittadini non vuole che le decisini prese al momento delle elezioni possano venire modificate da logiche a loro estranee - puntualizza il presidente del Consiglio - deve essere il popolo a decidere. Se questo principio viene violato si tradisce la lettera della Costituzione".
Nessuna crisi al buio "Non riesco a comprendere quale spirito animi chi vuole aprire tutti i costi una crisi al buio - si chiede il Cavaliere - chi serve una crisi al buio? A cosa mira chi la pretende? Forse spera nel doppio risultato che dalla paralisi nasca un ribaltone?". Ma Berlusconi sottolinea che chi insegue questo obiettivo si illude dal momento che "è una vana speranza". "Nessuno - aggiunge il premier - deve agire come se la nostra democrazia possa essere ridotta a teatro di inconcludenti velleità". Secondo il premier, infatti, è "difficile" non considerare quanto siano "pretestuose, generiche e qualunquiste le critiche" di chi vuole delegittimare l’azione del governo.
L'appello ai finiani "Non gettate via quanto abbiamo costruito insieme in tanti anni". Berlusconi lancia un appello chiaro a quei parlamentari che "hanno aderito ad altri gruppi" ma che sono stati eletti nel 2008 con il Pdl che "hanno votato più volte la fiducia e da ultimo il 29 settembre, a chi ha fatto parte del governo e che dunque conosce il tanto che è stato fatto". Il Cavaliere si dice "certo che nessuno di voi ha dimenticato la lunga strada che abbiamo fatto insieme dal 1994 a oggi, le tante battaglie, le mete raggiunte". E avverte: "Sono certo che nel vostro intimo sapete bene che il governo non ha demeritato e che quanto è stato fatto è stato tanto".
I compiti di maggioranza e opposizione Secondo Berlusconi, "maggioranza e opposizione hanno il dovere e la responsabilità di essere sempre costruttivi quando governiamo e legiferiamo in nome del popolo". Nel corso del suo intervento a Palazzo Madama, berlusconi ribadisce più volte che, "non solo la fiducia, ma anche la sfiducia deve essere costruttiva". E fa l'esempio della Germania dove, "per fugare l’instabilità, è prevista la sfiducia costruttiva". Insomma, per Berlusconi, "bisogna dimostrare che un altro presidente del Consiglio e un’altra maggioranza sono possibili".

La riforma della legge elettorale Tra i punti affrontati dal premier nel discorso al Senato c'è anche la modifica della legge elettorale, a lungo caldeggiata dal terzo polo. Berlusconi ricorda che un'eventuale riforma ha un "solo limite invalicabile", ovvero "la difesa del sistema bipolare". "Vogliamo che i cittadini - aggiunge al riguardo il Cavaliere - sappia chi è li candidato premier, quali sono le alleanze del governo e quale il programma".
Le politiche economiche dell'Italia Grazie alle politiche messe in campo dal governo, sottolinea Berlusconi, l’Italia "ha acquisito reputazione e credibilità sui mercati". "L’Italia non è più parte dei problemi dell’economia europea - puntualizza il presidente del Consiglio - ma parte della soluzione di questi problemi". Poi ricorda: "Oggi il nostro debito sovrano non è sotto attacco e le aste di titoli pubblici procedono regolarmente. Non incontrano ostacoli. Abbiamo acquisito reputazione e credibilità sui mercati"."

Forza Silvio! Forza Italia!

domenica 12 dicembre 2010

La vignetta


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DIFENDI IL TUO VOTO, SOSTIENI IL TUO GOVERNO/MESSAGGIO DI SILVIO BERLUSCONI

Per ascoltare questo messaggio vai su  http://www.promotoridellaliberta.it

Care amiche e cari amici,
vi ringrazio fin d’ora per la partecipazione alla grande manifestazione che il Popolo della libertà ha organizzato nei gazebo, nelle piazze e nei teatri di tutte le città per consentire agli italiani, a tutti gli italiani, di rendersi protagonisti di una grande “operazione di amore e di verità” a sostegno del nostro governo del fare, per impedire il tradimento degli elettori.
Anzitutto, un’operazione di amore.
Perché non possiamo accettare che chi è stato eletto nel 2008 nella lista “Popolo della libertà-Berlusconi Presidente”, ora tradisca il mandato degli elettori e porti al governo la sinistra, che le elezioni le ha perse.
Perché siamo la maggioranza moderata e liberale che prova orrore di fronte all’idea che l’Italia possa essere governata dalle forze illiberali che sono eredi del comunismo.
Perché siamo l’Italia che ama la libertà e vogliamo restare liberi.
Ma non è soltanto una operazione di amore, è anche un’operazione di verità.
Perché, grazie alla vostra testimonianza diretta e ai milioni di firme che raccoglieremo, gli italiani saranno informati su quanto di buono ha fatto il nostro governo nei primi due anni di attività, sui tanti provvedimenti positivi per le famiglie e le imprese e sulle riforme che il nostro governo ha realizzato e che la gran parte della stampa e delle tv ha scelto di ignorare.
Da alcuni mesi la vita pubblica in Italia è paralizzata da una crisi politica irresponsabile, una crisi che ci ha riportato indietro alla vecchia partitocrazia, ai suoi egoismi e ai suoi vizi, una crisi fatta di menzogne e di fango sul Presidente del Consiglio, nel tentativo di far dimenticare e di nascondere gli straordinari risultati del nostro governo, che sono illustrati e riassunti nei fascicoli che troverete in tutti i nostri gazebo.
Il fine che unisce la sinistra e i traditori del mandato elettorale è uno solo: liberarsi di Silvio Berlusconi, che rappresenta per loro un ostacolo insuperabile per la conquista del potere. Un obiettivo che vogliono raggiungere a qualunque costo.
Ma oggi l’Italia ha bisogno di tutto, tranne che di una crisi di governo e di una crisi di stabilità.
Le agenzie internazionali di rating hanno confermato più volte la fiducia nell’Italia e nei nostri titoli di Stato, ma hanno posto una condizione precisa: che si mantenga la stabilità di governo. Se si realizzasse invece ciò che vogliono insieme i traditori del mandato elettorale e la sinistra, si aprirebbe una crisi politica al buio, una grave situazione di instabilità non certo gradita ai mercati.
Un rischio che bisogna evitare.
Per scongiurare questo rischio, il 13 dicembre chiederò al Senato e alla Camera un nuovo voto di fiducia, dopo quello del 29 settembre, quando abbiamo avuto il consenso più ampio di tutta la legislatura. Quel consenso è stato espresso sulle cinque azioni strategiche che completeremo entro la fine della legislatura e cioè la realizzazione del nostro programma di governo. Abbiamo già approvato il federalismo fiscale, che servirà anche a contrastare in maniera nuova ed efficace l’evasione fiscale; abbiamo approvato il Piano per la sicurezza dei cittadini, che combatterà anche l’immigrazione clandestina; abbiamo approvato il Piano per il Sud, che porrà fine agli interventi a pioggia usati dalla vecchia politica e metterà a disposizione cento miliardi di euro per alcuni grandi progetti strategici che produrranno lavoro e benessere per tutti, a partire dai giovani e dalle donne.
Siamo al lavoro sulla riforma del fisco, con 4 tavoli tecnici in collaborazione con i rappresentanti dei sindacati e delle imprese.
Stiamo per varare definitivamente la riforma dell’università, già approvata dalla Camera, che rappresenta una svolta di grande importanza per l’avvenire dei giovani. E’ per questo che la sinistra, incurante dei veri interessi degli studenti, cerca di combattere questa riforma per le strade in maniera violenta e strumentale. Ma noi andremo avanti, perché vogliamo aprire ai giovani la strada del merito, dello studio e della ricerca, affinché possano competere in Europa.
E’ pronta anche la riforma della giustizia, la approveremo nel primo Consiglio dei Ministri dopo il voto del 14 dicembre, dal quale voto sono certo che il governo riceverà una rinnovata fiducia.
Non credo infatti che ci saranno tanti parlamentari così ingenui da accodarsi ai pifferai del cosiddetto “terzo polo”, a quei signori che con ambizioni personali smodate, largamente superiori ai consensi di cui dispongono, vorrebbero cambiare la legge elettorale, per rendere di fatto impossibile l’assegnazione del premio di maggioranza e diventare così arbitri della situazione, scegliendo di allearsi poi con la sinistra per il governo.
Una soluzione, questa, che farebbe tornare indietro l’Italia ai tempi della Prima Repubblica - ve lo ricorderete - quando i partiti non indicavano agli elettori né il programma, né le alleanze, né il candidato premier e, una volta presi i voti dei cittadini, attraverso mille trattative e mille compromessi facevano e disfacevano i governi, che poi in effetti avevano una durata media di 11 mesi, con le conseguenze nefaste che conosciamo, prima fra tutte quella di un debito pubblico enorme che pesa ancora oggi sulle spalle dei nostri governi e dei cittadini.
Vi chiedo, quindi: vogliamo mettere di nuovo il destino dell’Italia in mano ai reduci, ai faccendieri della vecchia politica, che sono gli stessi che hanno provocato l’enorme debito pubblico che è diventato la palla al piede dell’Italia?
Vogliamo affidare il futuro nostro e delle nostre famiglie ad una sinistra che reintrodurrebbe l’Ici, che introdurrebbe una imposta patrimoniale anche sui più piccoli appartamenti, che vorrebbe portare al 25 per cento l’imposta sui risparmi investiti nei Bot e nei Cct?
Una sinistra giustizialista che incentiverebbe le intercettazioni a gogò e che consentirebbe il pagamento in contanti solo fino a 100-200 euro? Ci troveremmo dentro uno stato di polizia tributaria!
Possiamo fidarci di una sinistra e di questi suoi nuovi alleati, che potrebbero tradire il mandato elettorale, che vogliono spalancare le frontiere agli immigrati clandestini e dare loro il diritto di voto in pochi anni, per cambiare così il peso dei moderati che sono oggi la maggioranza del Paese?
Dobbiamo accettare di conseguenza di consegnare le redini del governo a una ammucchiata di vecchi comprimari del vecchio, vecchio teatrino della politica, a dei politicanti che fanno politica da quasi 40 anni, che sono sempre stati figure di secondo piano nei vecchi partiti e che non hanno mai, mai dimostrato di sapere fare qualcosa di buono e di utile per il nostro Paese?
Non è un rischio troppo grande affidarsi a questo carrozzone carico di politicanti e di opportunisti?
Non è più sicuro, per il bene delle famiglie e delle imprese, in una parola per il bene dell’Italia, sostenere questo  governo, il governo del fare, che ha lavorato, che lavora tanto, che ha fatto molte cose giuste e che vuole continuare a farle, completando la realizzazione del programma votato dagli elettori?
L’intento che abbiamo è quello di portare a termine la legislatura, tenendo i conti in ordine come abbiamo fatto sinora, raccogliendo il plauso, tra l’altro,  di tutte  le istituzioni internazionali come, per fare un nome solo, il Fondo Monetario, e di tutte le agenzie di rating, e senza mettere mai, mai, le mani nelle tasche dei contribuenti. Questo è un vero miracolo, se si considera che abbiamo ereditato dai governi del compromesso storico il terzo debito pubblico del  mondo, senza essere la terza economia mondiale.
Continuare su questa strada è l’unica soluzione valida per garantire all’Italia la stabilità di governo e per evitare al nostro Paese di diventare, senza di noi, un possibile bersaglio della speculazione internazionale.
Credo davvero che siate d’accordo con me, che non possiate non essere d’accordo.
Per questo vi chiedo di testimoniarlo con una firma e vi chiedo di convincere i vostri familiari, i vostri amici e i vostri conoscenti a fare altrettanto.
Spiegate a tutti che questa firma serve per una grande “operazione di amore e di verità”, serve per sostenere il nostro governo del fare,  serve per difendere la nostra libertà.
Lo sappiano tutti: chi non rispetta il mandato degli elettori dà prova di non avere a cuore l’interesse dell’Italia, ma di pensare soltanto al proprio tornaconto, alle proprie miserrime ambizioni di carriera.
Diciamo tutti insieme un bel “no” alla vecchia partitocrazia, diciamo tutti un bel “no” alla sinistra, diciamo tutti un bel “no” a chi avrà l’impudenza, ma speriamo che nessuno lo faccia, di tradire il voto dei cittadini.
E diciamo tutti un bel “sì”, alto e forte, al buongoverno, al bene dell’Italia, alla libertà.
Vi ringrazio ancora.
Un fortissimo abbraccio a tutti voi, a ciascuno di voi. Con l’augurio a tutti di riuscire a realizzare i progetti e i sogni che avete per voi e per i vostri cari nella mente e nel cuore.

Silvio Berlusconi

sabato 11 dicembre 2010

Conferenza stampa "Cento tetti sotto il sole" /Comunicato SPES



COMUNICATO STAMPA


Nell’ambito della sua mission di tutela dell’ambiente la SPES organizza per venerdì 17 dicembre p.v. alle ore 18,00 presso il Chiostro di Palazzo S. Domenico a Gioia del Colle una conferenza stampa, per promuovere il fotovoltaico nell’ambito del programma “Cento tetti sotto il sole”.
Si tratta del progetto messo a punto dal Gruppo Etis Tecnologie relativo all’installazione di impianti fotovoltaici a costo zero.  
I proprietari dei fabbricati, che parteciperanno al bando,  potranno installare sul tetto della propria abitazione un impianto fotovoltaico con una potenza massima di 3,4 - 5 - 6 KW con un contributo una tantum di appena 200 euro, beneficiando gratuitamente dell’energia prodotta dall’impianto e azzerando così la bolletta elettrica per ben 20 anni. Al termine di questo periodo poi si potrà scegliere tra l’acquisto definitivo e a costo zero dell’impianto fotovoltaico o la dismissione dello stesso a carico della stessa ditta installatrice.
I richiedenti, come ci ha spiegato l’ingegner Giuseppe Leone, responsabile tecnico di ETIS, devono rispondere a requisiti come esposizione e qualità del tetto, sicurezza nell’accesso e altri aspetti simili.
Per quanto riguarda persone giuridiche e aziende, il bando vero e proprio partirà in tempi successivi.

Il Responsabile della Comunicazione
           Prof. Vito Buttiglione

BERLUSCONI: Gli italiani sono con noi





"Il governo e’ sicuro di avere dalla sua la stima della maggioranza degli italiani e vuole mettere a frutto questi due anni e mezzo che ancora restano alla fine legislatura, andando avanti e trasformando in realizzazioni concrete l’esperienza che mi deriva da molti anni di attivita’ di attivita’ governativa".

Lo ha affermato Silvio Berlusconi inaugurando l’atrio Pietralata della nuova stazione di Roma Tiburtina. Il premier ha più volte parlato della necessita’ di "rimuovere le troppe disposizioni burocratiche" che fanno sembrare l’Italia un Paese del Medioevo se paragonato alle realizzazioni nelle Tigri asiatiche o nelle nuove Repubbliche ex russe, toccate nelle sue missioni internazionali. "L’Europa e il mondo guardano all’Italia, e posso testimoniarlo per la mia presenza ai grandi vertici internazionali, con apprezzamento e ammirazione. Occorre invece eliminare, quella mentalita’ che fa guardare chi lavora, chi rischia, chi intraprende, con diffidenza e forse anche con invidia."

venerdì 10 dicembre 2010

Consiglio Comunale per lunedì 13 dicembre alle ore 9,15

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE 
Viste le richieste di autoconvocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell'art. e del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale prot. N. 35259 e 35260 dell'1.12.2010; Vista la mozione presentata ai sensi dell'art. 35 del citato regolamento prot. N. 35609 del 6.12.2010; Vista la richiesta del Sindaco prot. 35655 del 6.12.2010; Sentita la conferenza dei capigruppo; Visto il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale; Visto lo Statuto Comunale; 
CONVOCA 
Il Consiglio Comunale di Gioia del Colle in seduta ordinaria ed in 1^ convocazione per il giorno 13 DICEMBRE 2010 alle ore 09.15 e nel caso non si raggiunga il numero legale, in 2^ convocazione per il giorno 14 DICEMBRE 2010 alle ore 11,30, nella sala consiliare di palazzo San Domenico per la trattazione dei seguenti argomenti: 
SEDUTA PUBBLICA 
    1 - Proposta
OGGETTO: PRESA D'ATTO ED APPROVAZIONE VERBALI SEDUTE PRECEDENTI. 
    2 - Proposta
OGGETTO: PIANO COMUNALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO 2011. 
    3 - Proposta
OGGETTO: DONAZIONE DI BENI MOBILI DA PARTE DELLA FAMIGLIA MACARIO-CONCA.ACCETTAZIONE 
    4 - Proposta
OGGETTO: RIESAME DELIBERAZIONE C.C.  N. 64 DELL'1.12.2008 "APPROVAZIONE PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI". DETERMINAZIONI (ARGOMENTO DI AUTOCONVOCAZIONE). 
    5 - Proposta
OGGETTO: "ATTUAZIONE PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO (P.R.U.)" DETERMINAZIONI (ARGOMENTO DI AUTOCONVOCAZIONE). 
    6 - Proposta
OGGETTO: ATTUAZIONE DEL P.R.U. IN GIOIA DEL COLLE - APPROVAZIONE  RIDIMENSIONAMENTO DEL PROGRAMMA ORIGINARIO. 
    7 - Proposta
OGGETTO: "ATTIVITÀ LAVORI PUBBLICI: MOZIONE URGENTE AI SENSI DELL'ART. 35 DEL REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE. DETERMINAZIONI. 
    8 - Proposta
OGGETTO: LEGGE N. 448 DEL 23.12.1998 - TRASFORMAZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE IN DIRITTO DI PROPRIETÀ - CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO. 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
F.to  Avv. Tisci Filippo Gianfranco

martedì 7 dicembre 2010

SI' AL GOVERNO: mobilitazione sabato 11 e domenica 12 dicembre



Sabato 11 e domenica 12 dicembre in tutta Italia potrai dire il tuo Sì al governo Berlusconi, partecipando alle manifestazioni che si terranno nei capoluoghi di regione e presso i gazebo allestiti nelle principali piazze.

Vieni anche tu a rinnovare la fiducia al governo che ha ben lavorato in questi primi due anni e mezzo di legislatura, alla vigilia dell’importante voto in Parlamento del 14 dicembre.

lunedì 6 dicembre 2010

BERLUSCONI: Lascero' solo ai politici giovani e preparati




"Sono assolutamente consapevole di avere una una certa eta’ e che a un certo punto dovro’ lasciare, ma lo faro’ solo dopo aver portato a termine il programma e di certo non passero’ il testimone ai maneggioni della vecchia politica che hanno a cuore solo le loro ambizioni personali, ma semmai alla nuova generazione di politici giovani, seri e preparati.

Volete consegnare le redini del governo ad una ammucchiata di reduci della vecchia politica che ormai sono dei signori attempati che hanno sempre formato le seconde file dei partiti e che non hanno mai dimostrato di saper fare qualcosa di importante per il nostro paese o ritenete che questo sia un rischio?".

Con queste parole Silvio Berlusconi, collegato telefonicamente con la manifestazione organizzata dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni all’Auditorium di via della Conciliazione di Roma, e’ intervenuto sull’attuale situazione politica: "Tutti in questo periodo debbono attivarsi per far giungere alla gente la posizione del Popolo della liberta’ al di la’ di quello che appare sulla stampa che e’ in grande maggioranza contro di noi.


Ritengo che dobbiamo parlare tanto agli italiani indirizzando a loro la domanda essenziale potrebbe essere questa: volete mettere di nuovo il distino dell’Italia in mano ai reduci maneggioni della vecchia politica, che sono coloro che hanno determinato il debito pubblico che ci ossessiona; quelli che vogliono determinare la crisi del governo, oppure ritenete che abbiamo imboccato la strada giusta, continuando ad operare come abbiamo fatto finora?.


Facendo quello che vorrebbero fare questi signori nuovi alleati con la sinistra si aprirebbe una situazione di instabilita’ e potremmo diventare bersaglio della speculazione internazionale come la Grecia, l’Irlanda, il Portogallo e altri paesi. Sarebbe un rischio tragico.

Il nostro intento e’ quello di terminare la legislatura tenendo i conti in ordine ed evitando che il paese precipiti in una crisi e in una instabilita’ che anche le agenzie di rating dicono sia il rischio maggiore per il nostro paese. Perche’ le agenzie internazionali ci hanno confermato le tre A ma hanno detto che cio’ e’ sottoposto ad una condizione: il mantenimento della stabilita’ di governo ma facendo quello che vogliono fare potremmo diventare bersaglio della speculazione".

domenica 5 dicembre 2010

Nomi e cognomi



Proponiamo ai nostri visitors l'editoriale, pubblicato venerdì scorso, del direttore di Libero Maurizio Belpietro.
Lo condividiamo al 100%!
Il nostro cuore? Sta con Silvio!
Cari traditori, qui sotto trovate le vostre foto e il vostro indirizzo email alla Camera. Immagino la sorpresa e l’arrabbiatura nel vederli pubblicatiedati in pasto ai lettori, i quali da qui al 14 dicembre, e anche dopo, potranno scrivervi ed esprimere personalmente ciò che pensanodel vostro operato. Dite che così vi mettiamo nelmirino, ci accusate di intimidazione e di usare la carta stampata come un manganello? Dite quel che vi pare: a noi importa un fico secco. La sola cosa che ci preme è far conoscere nomi e volti di chi si appresta a tradire il mandato ricevuto dagli elettori quando fu spedito in Parlamento.

Molti di voi all’epoca erano perfetti sconosciuti, per lo meno al grande pubblico. Chi sapeva dell’esistenza di Daniele Toto e di Alessandro Ruben? Oppure di Catia Polidori e di Chiara Moroni? Pochi, pochissimi. Eppure gli italiani di centrodestra vi votarono in massa. Non già perché fossero attirati dalle vostre idee o dal modo con cui eravate in grado di esporle, semplicemente perché sulla scheda c’era il nome di Berlusconi. Fu lui che scelsero gli elettori, non Ruben, Toto, Polidori o Moroni.

Fu a lui che affidarono il compito di realizzare il programma presentato in campagna elettorale. Eppure voi, perfetti sconosciuti diventati deputati grazie al suo nome e al suo consenso, vi preparate a votargli la sfiducia. Anzi: promettete di mandarlo a casa e di prenderne il posto alleandovi con la sinistra, ovvero con la parte politica che ha perso ed è minoranza assoluta nel Paese. Dite che lo fate nell’interesse dell’Italia, un interesse che però l’Italia non vi ha mai affidato e del quale non vi ha chiesto di farvi carico. Il compito semmai lo ha dato al Cavaliere, ma ora voi spiegate che il presidente del Consiglio è un inetto, uno che tira tardi la sera e fa affari con Putin, e per questo vi preparate a pensionarlo.

Certo, nessuno è perfetto, neanche Berlusconi, prova ne sia che vi ha messo in lista, vi ha fatti eleggere e vi ha dato il potere enorme di ribaltare le decisioni degli italiani. Voi, politici eletti per grazia ricevuta, dite di voler liberare gli elettori dal tiranno e annunciate altempo stesso l’intenzione di cambiare la legge elettorale per restituir loro il diritto di scelta. Ovviamente non vi rendete neppure conto di superare il comune senso del pudore: voi, deputati non votati, volete ridare il voto agli italiani e per raggiungere il vostro obiettivo per prima cosa fate fuori l’uomo che gli italiani hanno votato, ne prendete il posto e negate
agli stessi italiani il diritto di voto. Esistesse la possibilità di recesso anche per l’elezione di un parlamentare, da domani sareste a spasso. Ci fosse un modo per farvi pagare una penale per violazione del contratto stipulato al momento della nomina, sareste in bancarotta. Purtroppo non c’è né l’una né l’altra. E non c’è neppure il vincolo di mandato, ovvero una norma che vi obblighi a mantenere almeno nella forma un minimo di coerenza con ciò che è stato promesso agli elettori. Il nostro ordinamento non lo prevede. Nessuno nell’Italia del Quarantotto pensò che i deputati potessero cambiare casacca e chi scrisse la Costituzione non immaginò neppure lontanamente che i parlamentari potessero voltare gabbana, passando dalla Dc al Pci e viceversa.

All’epoca c’era ancora un briciolo d’ideali e questi, nonostante tutto, venivano prima della carriera. Alla quale immagino teniate molto, visto l’impegno profuso per impedire che gli elettori dicano la loro lasciandoli votare. Tranquilli, forse ce la farete: forse il 14 dicembre riuscirete a buttar giù il Cavaliere e anche a ottenere uno strapuntino che vi innalzi un gradino più in alto di dove state. Ma ora che vi hanno visto e conoscono la vostra mail, alle prossime elezioni gli italiani si ricorderanno di voi.

di Maurizio Belpietro

NOTA DELLA REDAZIONE - Molti lettori ci criticano perché utilizziamo la parola “traditori” nei confronti degli onorevoli di Fli, Mpa e altri deputati che hanno deciso di sfiduciare il governo. Però non siamo noi che abbiamo votato la fiducia sui cinque punti proposti da Berlusconi a fine settembre e, a distanza di un paio di mesi, abbiamo cambiato idea.

E poi proviamo anche a ribaltare la prospettiva. Invitiamo chi ci accusa di essere "politicamente scorretti" a riflettere sul comportamento del presidente della Camera, Gianfranco Fini. La sua dovrebbe essere una figura assolutamente super partes. Ma se il leader di Futuro e Libertà aveva già palesemente abbandonato il suo ruolo di garanzia a favore della politica attiva, l'incontro con Rutelli e Casini dello scorso giovedì ha segnato il punto di rottura definitivo.

E' "politicamente corretto", da parte del presidente della Camera in carica, pianificare con le forze di opposizione il voto di sfiducia cercando di raccogliere il maggior numero di deputati possibile? E, soprattutto, è "politicamente corretto" lavorare per affidare l'esecutivo a una maggioranza non legittimata dalle ultime elezioni, e alla quale potrebbe aderire il plurisconfitto Partito Democratico, inviso a tutti gli elettori del Popolo della Libertà? Il Pdl, fino a prova contraria, resta la maggioranza.

SCRIVETE AI 45
- L'indirizzo email pubblico dei deputati segue questo formato:cognome_inizialenome@camera.it. Un esempio: bocchino_i@camera.it. Fate sentire la vostra voce

LA LISTA DEI 45
Italo Bocchino
Giulia Bongiorno
Luca Barbareschi
Benedetto Della Vedova
Fabio Granata
Chiara Moroni
Catia Polidori
Flavia Perina
Adolfo Urso
Andrea Ronchi
Roberto Rosso
Alessandro Ruben
Daniela Melchiorre
Daniele Toto
Giorgio La Malfa
Giorgio Conte
Claudio Barbaro
Luca Bellotti
Carmelo Briguglio
Antonio Buonfiglio
Giuseppe Consolo
Giulia Cosenza
Aldo Di Biagio
Francesco Divella
Donato La Morte
Nino Lo Presti
Roberto Menia
Silvano Moffa
Angela Napoli
Gianfranco Paglia
Carmine Patarino
Francesco Proietti
Enzo Raisi
Giuseppe Scalia
Maria Grazia Siliquini
Mirko Tremaglia
Gabriella Mondello
Roberto Commercio
Ferdinando Latteri
Angelo Lombardo
Carmelo Lomonte
Aurelio Misiti
Maurizio Grassano
Italo Tanoni
Paolo Guzzanti