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lunedì 15 agosto 2011

MANOVRA AGOSTO 2011: i contenuti principali



La manovra approvata dal governo il 12 agosto 2011, per mettere defintivamente al sicuro l’Italia e garantire il pareggio di bilancio dal 2013 si compone di tre parti: riduzione dei costi degli apparati burocratici e politici, interventi per lavoro e sviluppo e finanza pubblica. La manovra non prevede tagli per sanità, scuola, ricerca, cultura, 5x1.000, edilizia carceraria.

A. RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA
1. Riduzione e accorpamento di Province sotto i 300.000 abitanti o fino a 3.000 km quadrati di superfice e corrispondente soppressione delle Prefetture e di tutti gli uffici corrispondenti. Il taglio sarà effettutato in base la censimento previsto nel 2012. La stima è di un taglio tra le 29 e le 35 province.
Le province che rimarranno avranno dimezzati il numero dei consiglieri e degli assessori.
All’abolizione delle province secondo i criteri della popolazione e della superficie va aggiunto l’effetto dell’istituzione delle 10 città metropolitane destinate a sostituire altrettante province, previste dal federalismo fiscale.
Inoltre va ricordato che il governo aveva già ridotto del 20% il numero dei consiglieri provinciali e degli assessori provinciali, a partire dalle recenti elezioni della scorsa primavera
2. Accorpamento dei piccoli comuni, sotto i mille abitanti, che sono circa 1.500. I cittadini sceglieranno solo il sindaco, che svolgerà le funzioni prima assegnate agli assessori. Il provvedimento porterà alla riduzione di quasi 50 mila cariche politiche.

3. Riduzione del 20% dei consiglieri regionali e conseguente riduzione degli assessori e degli stipendi. Istituzioni dei revisori dei conti anche per le Regioni.

Alla fine del processo previsto nei punti precedenti, il rapporto tra popolazione e rappresentanti sarà di uno ogni 1.100 cittadini: attualmente il rapporto è di un eletto ogni 428 cittadini. 

4. Incompatibilità del ruolo di parlamenatre con quello di sindaco o di presidente di provincia.

5. Ridotta del 50% l’indennità per i parlamentari che hanno un altro reddito uguale o superiore a quello percepito come parlamentare.

6. Raddoppiato il contributo di solidarietà per i parlamentari: sarà del 10% tra 90 e 150.000 euro e del 20% sopra i 150.000.
Va inoltre ricordato il disegno di legge costituzionale approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 21 luglio, che prevede il dimezzamento del numero dei parlamentari.

7. Politici, amministratori pubblici, dipendenti dello Stato e componenti di enti, potranno volare solo in classe economica.
8. Ulteriore taglio di 12 miliardi alle spese per il funzionamento dei ministeri e degli enti locali.
9. Abolizione del Sistri, il sistema per la tracciabilità dei rifiuti
10. Ridimensionamento del Cnel, che passa da 121 a 70 componenti.
11. Saranno soppressi tutti gli enti pubblici cone meno di 70 dipendenti.

B. LAVORO E SVILUPPO
1. Privatizzazioni e liberalizzazioni dei servizi pubblici locali. Il governo sta studiano ipotesi di nuove privatizzazioni. Il decreto prevede incentivi per gli enti locali che collocano sul mercato le società da loro controllate.

2. Contro il lavoro nero, viene limitato l’abuso dei tirocini e viene introdotto il reato di caporalato con le relative sanzioni.

3. La contrattazione aziendale potrà stabilire anche in deroga ai contratti nazionali tutto ciò che definisce l’organizzazione della produzione e del lavoro, dall’orario di lavoro al mansionamento, dai rapporti lavoro fino al licenziamento senza giusta causa, con l’esclusione dei licenziamenti discriminatori.
La norma risponde alla sollecitazione della Banca centrale Europea e rafforza la contrattazione di prossimità, quella aziendale e quella territoriale, senza toccare i minimi contrattuali nè modificare alcuna legge in materia di lavoro e nessun articolo dello Statuto dei Lavoratori, compreso l’articolo 18.

4. Nuovo giro di vite contro l’evasione fiscale. Si arriva fino alla sospensione dell’attività per chi non emette scontrini e fatture. Tracciabilità dei pagamenti: il limite per le transazioni in contanti è ridotto a 2.500 euro.

5. Le festività civili non saranno più celebrate nella data in cui cadono ma nella domenica precedente o seguente, come avviene negli altri Paesi europei. Il recupero di questi giorni lavorativi avrà positive ricadute sul Prodotto Interno Lordo.

C, FINANZA PUBBLICA
1. Reintroduzione della Robin Hood tax sul settore dell’energia. Essa consiste in un aumento del 4% dell’imposta sul reddito della società del settore energetico, con ricavi superiori a 10 milioni di euro e reddito imponibile a oltre un milione di euro. Sarà applicata per i tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2010.
Il Governo stima un gettito di due miliardi di euro. In questo caso i 12 miliardi di tagli previsti sia per ministeri ed enti locali scenderebbero a
10. La prima edizione (2008) della Robin Tax è servita a finanziare interventi sociali come la Social Card per i meno abbienti.

2. Contributo di solidarietà. Sarà del 5% per i redditi sopra 90.000 euro e del 10% sopra 150.000 per tre anni, avra’ effetto a partire dal 2011 e sara’ deducibile dal reddito. Il prelievo riguarderà, con lo stesso tetto, anche i lavoratori autonomi a partire dal 2012 e farà ovviamente riferimento al reddito dell’anno precedente.
Va ricordato che questa norma era già in vigore dal 2010 per i dirigenti pubblici: inoltre per i parlamentari il contributo di solidarietà è raddoppiato.

3. Nuova tassazione delle rendite. Un’unica aliquota al 20% come tassazione sulle rendite finanziarie e sui conti correnti bancari, esclusi i titoli di Stato, che rimangono tassati al 12,5%.

4. L’equiparazione dell’età per la pensione tra donne e uomini, attraverso l’innalzamento progressivo dell’età pensionabile delle donne lavoratrici dipendenti del settore privato viene anticipato al 2016 (invece che al 2020).
Questo intervento completa la riforma del sistema pensionistico italiano e lo rende uno dei più saldi d’Europa.

5. La legge delega per la riforma dell’assistenza sociale sarà anticipata al 2011 e dispiegherà i suoi effetti già nel 2012 (con un risparmio di 4 miliardi, che diventeranno 17 nel 2013). Sarà messo a punto un nuovo “indicatore del bisogno” più severo per l’accesso alle prestazioni dell’Inps, saranno rivisti i criteri per le pensioni di invalidità e gli assegni di reversibilità.
Va ricordato che contro i falsi invalidi il governo sta attuando un piano straordinario di 800.000 controlli  (2009-2012). Nel 2010 sono state revocate il 23% delle pensioni oggetto di verifica.

6. Prolungato da 6 a 24 mesi il periodo per la percezione della liquidazione per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni che vanno in pensione in anticipo, usando il meccanismo della pensione di anzianità.

7. Sarà più facile trasferire i dipendenti pubblici se l’amministrazione ha una esigenza in questa direzione. Inoltre le tredicesime dei dipendenti pubblici potranno essere pagate in tre rate annuali posticipate in presenza di uno scostamento rilevante dagli obiettivi di efficienza previsti per l’anno di riferimento. 

8. Aumenta l’accise sui tabacchi ed è prevista la possibilità di attivare nuovi giochi e lotterie, con un gettito previsto di 1,5 miliardi.

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