“Il provvedimento è equilibrato, si compone di tagli alla spesa pubblica, al costo della politica e di imposizioni. Il nostro cuore gronda sangue, era un vanto del governo non avere mai messo le mani nelle tasche degli italiani ma la situazione mondiale è cambiata, a causa della crisi planetaria che sta colpendo il debito pubblico del nostro Paese, triste eredità dei governi degli anni Ottanta.”.
L’invito avuto dalla Bnca centrale europea era quello di anticipare il pareggio del bilancio previsto nel 2014 al 2013. Avevamo detto che la nostra intenzione era di farlo bene e presto e questa sera c’è stato il voto all’unanimità del Consiglio dei Ministri su questa manovra che va nella direzione che la Bce aveva auspicato e che ha consentito alla Bce da lunedì di intervenire sui mercati secondari per i nostri titoli.”.
Questi i principali concetti espressi dal premier presentando la nuova manovra finalizzata al pareggio di bilancio utile a mettere in sicurezza l’Italia. Tra i punti principali il taglio di 54.000 “poltrone” tra accorpamento dei piccoli comuni, riduzione del numero delle province e dei consiglieri regionali, la "riduzione del costo degli apparati amministrativi, l’anticipazione dei tagli ai ministeri. Non saranno interessati dalle riduzioni del comparto pubblico la sanità, la scuola, la ricerca, la cultura, il 5 per mille e l’edilizia carceraria.
Il decreto varato dal Governo stabilisce per due anni un prelievo di solidarietà del 5% per chi guadagna più di 90.000 euro e del 10% per chi guadagna più di 150.000 euro. La tassazione sulle rendite finanziarie, esclusi i titoli pubblici, sale dal 12,5% al 20% . Anche sul fronte della lotta all’evasione diminuisce il limite per le transazioni in contanti che vengono ridotte a 2.500 euro. Sono inoltre previste sanzioni più aspre per coloro che non rilasceranno fatture e scontrini fisc
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