"Siamo sotto attacco concentrico. Puntano al dopo Berlusconi pensando a diaspore tra noi. Si rassegnino. Ci siamo, ci saremo per vincere, perche’ abbiamo buone ragioni e i nostri avversari hanno dei torti da farsi perdonare".
Lo ha affermato il nostro segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, parlando all’assemblea lombarda del Pdl.
Lo ha affermato il nostro segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, parlando all’assemblea lombarda del Pdl.
"Abbiamo bisogno di stare ancora al governo per fare riforme se loro creano governi instabili e’ la prova che non sono la ’ricetta’ migliore. La colpa e’ loro che cambiano un leader all’anno e non sono memorabili".
Alfano ha detto di voler anche sfatare "questa leggenda per cui Berlusconi e’ li’ da molto tempo. Va smontata". E questo si puo’ fare ricordando alla sinistra che e’ li’ da molto tempo prima di Berlusconi. Alfano cita una frase di Renzi quando fece un paragone con il partito democratico americano. "Da noi parlano sempre gli stessi politici ma cambia il nome del partito. Non sono io che mi accanisco, sono loro che non se ne vanno. Non dobbiamo avere complessi di inferiorita’ ma, poiche’ siamo persone eleganti, arginiamo i complessi di superiorita’. Non accettiamo lezioni da loro perche’ hanno una cattedra che probabilmente hanno rubato dal tribunale della storia". Alfano non ha risparmiato una ’battuta’: "Siamo come Schumacher, vinciamo sull’asciutto e sul bagnato".
Riferendosi ai nuovi elettori, ovvero a quanti voteranno alle amministrative del 2012, nati nella primavera del 1994, Alfano ha dichiarato:
"Noi che siamo Popolo della liberta’ abbiamo il dovere di dire parole chiave e parole nuove.
Alle amministrative del 2012 voteranno i bambini nati nella primavera del 1994 (anno della discesa in campo di Berlusconi, ndr) e noi che siamo il Popolo della liberta’ abbiamo il dovere di dire parole nuove e parole chiave per convincere quei bambini, per parlare loro.
E tra le cose che andranno dette, c’e’ anche il fatto che non avranno un tenore di vita migliore dei loro padri".
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